Il rione Borgo, quattordicesimo rione della Capitale, è ricco di attrattive, vista la sua centralissima posizione e il fatto che confini con il territorio della Città del Vaticano. Il rione si estende sulla sponda destra del Tevere e il panorama che offre è sicuramente uno dei più suggestivi del centro di Roma.
Ma uno dei siti più interessanti e caratteristici della zona è sicuramente Castel Sant’Angelo, altrimenti conosciuto come Mausoleo di Adriano. La sua costruzione, durante appunto l’impero di Adriano, iniziò nel 125 d.c. e l’edificio, nel corso dei secoli, ha subito profonde modificazioni.
Nasce appunto come Mausoleo a base cubica sovrastato da un tamburo che ospitò le spoglie di numerosi imperatori comeAdriano, Marco Aurelio, Antonino Pio e Tarquinio SeveroIl monumento era collegato alla sponda del Tevere mediante un ponte, Ponte Elio, attualmente chiamato Ponte Sant’Angelo.
Nel 403 il territorio in cui sorge fu incluso all’interno delle Mura Aureliane e cominciò ad assumere la funzione di fortezza, di presidio e, nel 590, cominciò ad essere chiamato abitualmente Castel Sant’Angelo.
Il nome è dovuto al fatto che papa Gregorio I, durante una processione, di fronte al monumento avrebbe avuto la visione dell’arcangelo Gabriele intento ad infoderare la sua spada. Proprio tale visione ha portato, oltre alla modifica del nome, alla installazione della statua presente sulla sommità del Castello. Successivamente, a partire dal XIV secolo, l’edificio fu utilizzato come rifugio dai Pontefici e come Archivio, Tesoro Vaticani, nonché a tribunale e prigione.
A partire dal XV secolo furono eseguiti una serie di interventi: furono realizzate delle residenze papali, furono eseguite opere di fortificazione e scavato un fossato nonché la ricostruito il ponte antistante. Nel XVI secolo il castello fu ristrutturato e molte stanze furono decorate. Le statue che attualmente decorano il Ponte furono apposte nella seconda metà del ‘600: esse raffigurano dieci angeli e furono realizzate dagli allievi del Bernini.
A partire dal 1800 il castello fu utilizzato come prigione e come caserma, per poi diventare un museo.
Attualmente è possibile dunque visitare il castello al suo interno, ivi compresi i cunicoli e gli ambienti che erano adibiti a carcere.
Tutti i mutamenti di funzione subiti nel corso dei secoli, hanno comportato anche modifiche architettoniche attualmente visibili e percepibili a livelli.
L’originario mausoleo romano si sviluppa nei primi tre livelli. Una volta entrati è possibile visitare il cortile delle fucilazioni, antistante l’antica armeria, poi diventata la Cappella dei Condannati.
Al secondo livello si può passeggiare all’interno della fortificazione, nel cosiddetto camminamento di ronda (“marcia ronda”) ossia nel perimetro murale che unisce i bastioni. Le prigioni storiche sotterranee si sviluppano al quarto livello.
Gli appartamenti papali, invece, si snodano tra il 4° e il 7° livello.
Sono qui presenti dei cortili, delle cappelle nonché gli ambienti decorati durante il Rinascimento. Tra le varie sale visitabili vi sono la sala del tesoro, la biblioteca e gli archivi. Tra i dipinti presenti all’interno del Castello ci sono opere del Crivelli e di Lorenzo Lotto.
All’ultimo livello è possibile visitare la terrazza, punto più alto della fortezza, da cui si gode di una vista splendida su tutta la città. E’ qui che si erge la grande statua dell’Arcangelo Michele, facilmente riconoscibile anche dall’esterno a discreta distanza dall’edificio.