Villa Pamphili a Roma: ecco cosa vedere!

Immagine della Capitale che nel cuore del suo centro storico custodisce la bella villa Pamphili a Roma
2018-07-09 09:05:10

Villa Pamphili a Roma: ecco cosa vedere!

Villa Pamphili a Roma: ecco cosa vedere!

La bella Capitale custodisce nel cuore del suo centro urbano un parco di grande pregio conosciuto con il nome di Villa Doria Pamphilj che non si può assolutamente mancare di visitare durante un itinerario turistico della città! Grazie alla sua vasta estensione che conta ben 184 ettari, essa è la più grande villa storica di Roma. In realtà, Villa Pamphili a Roma, è al contempo giardino, parco e villa nobiliare che grazie alla sua ricchissima vegetazione fu soprannominata “Bel Respiro”. Nel coro del tempo venne più volte ampliata mediante l’acquisizione di terreni confinanti e fu concepita come una delle residenze di campagna appartenenti alla famiglia Pamphilj, sotto Papa Innocenzo X, che pian piano si trasformò in una villa sfarzosa con un parco grandioso.

La storia e le origini della villa

Dal 1939 iniziarono gli espropri del comune di Roma e, nel 1957, l’area originale di Villa Doria Pamphilj fu acquisita dallo stato italiano, mentre nel 1971, l’intero parco divenne completamente fruibile al pubblico. L’intero parco fu tagliato in due da un’inutile e distruttiva strada, detta “Via Olimpica”, che in sostanza è un ponte pedonale che consente il passaggio da una parte all’altra. Nell’area orientale si trova la maggioranza delle testimonianze artistiche e architettoniche, quali: fontane, edifici, ecc. Invece, nella parte occidentale, ci si trova in un ambiente quasi “selvaggio” in cui sono più rilevabili gli aspetti naturalistici.

Una passeggiata alla scoperta di alcune meraviglie

La visita alla scoperta di Villa Doria Pamphilj si può iniziare da Porta di San Pancrazio e, appena la si oltrepassa, si incontrerà l’Arco dei Quattro Venti. Proseguendo lungo il viale ci si troverà davanti alla Palazzina Corsini, risalente al XVIII secolo ed appartenuta a Villa Corsini, edificata nel Settecento.

Camminando su Viale del Maglio, si arriva al Casino del Bel Respiro, nonché una delle opere architettoniche più belle esteticamente fra quelle di Villa Pamphilj. Viene chiamato anche con il nome di Palazzina dell’Algardi, per rendere onore al suo ideatore. Dentro il Casino, usato per feste e manifestazioni, si possono osservare opere d’arte mirabili. Scendendo per la scalinata che si trova a fianco del giardino segreto al Casino del Bel Respiro arriviamo al Giardino del Teatro, si tratta di una costruzione semicircolare, nella quale si tenevano, appunto, manifestazioni teatrali.

Villa Vecchia e la Cappella Doria Pamphili

Poco dopo aver oltrepassato i Giardini del Teatro, sulla sinistra, si trova la Cappella Doria Pamphilj, l’ultimo edificio costruito nella villa dal 1896 al 1902. Passeggiando su questo tratto del parco, si può ammirare una bella pineta e, fiancheggiandola, si arriva alla Fontana del Giglio, nella quale cominciano i giochi d’acqua che confluiscono nel Laghetto del Belvedere.

Se torniamo indietro, in direzione di via Aurelia Antica, raggiungiamo la Villa Vecchia che è l’edificio più antico di tutto il Parco di Villa Doria Pamphili. Essa fu costruita usando i resti utilizzati per l’Acquedotto Traiano-Paolo. Ai nostri giorni, Villa Vecchia, conosciuta anche come Casino di Famiglia, è la sede di un museo su Villa Pamphilj.  Essa fu comprata, nel 1630 da Panfilo Pamphilj mentre, fra il 1644 ed il 1652, anni in cui c’era il pontificato di Innocenzo X Pamphilj, venne costruita Villa Nuova a cura degli architetti Algardi e Grimaldi, che divenne la residenza di un nipote del papa, Camillo Pamphilj.

Un parco ricco di infinite bellezze

Avventurandosi nella parte occidentale della Villa Doria Pamphilj significa esplorare un pezzo di campagna romana. Se volete passeggiare pacificamente, riposare, passeggiare o fare sport all’aperto, questo è il luogo ideale. Ma, quest’area del parco comprende anche dei resti archeologici interessanti come ad esempio una necropoli romana dove è stato fatto il ritrovamento di due tombe dell’età Augustea ricche di splendidi affreschi che oggi si possono ammirare al Museo Nazionale Romano.
All’interno del parco si trova Casale di Giovio, un edificio medievale, realizzato su una collinetta in cui precedentemente era presente un tempietto romano.

Durante gli anni la famiglia Pamphilj arricchì il parco, volendo realizzare il “Casino di Allegrezze”, con lo scopo di ospitare grandi ricevimenti e feste varie. Invece, attorno al Palazzo, furono creati i “Giardini di Delizie” che, per anni, furono testimoni di passatempi e giochi della nobiltà romana.

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