Sant'Eustachio, il cuore di Roma

Sant'Eustachio, il cuore di Roma
2016-02-29 22:30:00

Sant'Eustachio, il cuore di Roma

Sant'Eustachio, il cuore di Roma

Tra i dodici rioni della Roma medioevale sicuramente uno dei più particolari e quello di Sant'Eustachio. La prima cosa che balza all'occhio è la sua forma allungata nel pieno Centro Storico della città, come fosse il cuore pulsante della capitale incastonato tra Piazza Navona e il Pantheon ai lati e da Campo Marzio e Sant'Angelo nelle estremità. Il rione, che è l'ottavo della capitale, non presenta al suo interno famosi monumenti, ma racchiude una serie di strade, piazze e Chiese tra le più caratteristiche della Roma che fu. La zona infatti è stata dal Medioevo in poi una delle più densamente abitate soprattutto dalle classi medie e basse, a differenza del confinante rione Ponte dimora invece di mercanti e di alcune delle più importanti famiglie romane. Così ecco una fitta rete di vie che raccontano la Roma più popolana con i classici edifici abitati da qualsiasi tipo di ceto.
Le piazze ed i monumenti


Visitare il Pantheon o Piazza Navona è un must per ogni turista che sceglie Roma come meta dei suoi viaggi. Ma se ci si prende la briga di deviare giusto un po' dai soliti percorsi standard ecco che si possono scoprire alcuni angoli della città molto meno noti. Il cuore del rione è rappresentata proprio dall'omonima Piazza di Sant'Eustachio, che prende il nome dal martire cristiano che subì il suo destino proprio in quelle vie, dove è presente il Palazzo di Tizio da Spoleto, con la sua facciata completamente ricoperta dagli affreschi del maestro Federico Zuccari. Un lato della Piazza è poi formato dal complesso denominato La Sapienza, che fino al 1935 fu sede dell'Università ed ora adibito ad Archivio di Stato. Nel cortile de La Spienza è presente la Chiesa di Sant'Ivo, autentico gioiello dell'architettura barocca.

Proseguendo poi si incontra Palazzo Madama, sede del Senato, vicino ad esso poi c'è la Chiesa di San Luigi dei Francesi, che conserva al suo interno ben tre dipinti del Caravaggio ispirati alla vita di San Matteo. Nelle vicinanze poi c'è la Chiesa di Sant'Agostino, dove è presente un affresco di Raffaello raffigurante il profeta Isaia, oltre che ad un altro dipinto del Caravaggio “Madonna dei Pellegrini”. Al Domenichino infine e a Giacomo Antonio Fancelli furono affidati rispettivamente le pitture e le sculture della Chiesa di Sant'Andrea della Valle, famosa anche per essere il luogo dove Rossini volle ambientare il primo atto di una delle sue opere più famose, La Tosca.

 

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