Il Rinascimento in Italia fu probabilmente il periodo dove l'arte raggiunse il suo massimo picco. La grande voglia di mecenatismo delle grandi famiglie regnanti nelle varie città dello stivale spinsero ad una sorta di gara ad avere, nella propria corte, i migliori pittori, scultori o architetti che ci fossero in circolazione. Firenze fu sicuramente uno dei centri più importanti del periodo ma, grazie soprattutto all'opera di papa Giulio II, è Roma ad essere il luogo più ambito dai vari artisti.
Nell'epoca rinascimentale uno dei maggiori artisti fu sicuramente Raffaello Sanzio che, dopo essersi formato nella bottega del Perugino e appreso nel suo soggiorno fiorentino le tecniche di Michelangelo e Leonardo, si recò nella capitale dove realizzò una lunga serie di capolavori.
Sebbene Raffaello fu attivo anche presso altri committenti fu in Vaticano che si concentrò maggiormente il proprio lavoro. Giulio II infatti, strabiliato e impressionato dalla bravura dell'artista, gli affidò gli affreschi delle nuove stanze papali, quelle che ora formano i Musei Vaticani. Nella Stanza della Segnatura, nella Stanza di Elidoro, nella Stanza Leone X e in alcuni arazzi è quindi possibile ammirare gli affreschi di Raffaello. Opere come “Incendio di Brogo”, “Liberazione di San Pietro” e la “Scuola di Atene” sono solo alcuni dei tanti capolavori presenti nei Musei Vaticani. Molti dipinti poi sono custoditi nella Pinacoteca Vaticana mentre “Ritratto Virile” e “Dama con Liocorno” sono ammirabili presso la Galleria Borghese.
Molto interessante fu anche la collaborazione con la potente famiglia Chigi, presso il cui palazzo il maestro realizzò diversi affreschi come il “Trionfo di Galatea”, oltre a progettare la Cappella Chigi nella Chiesa di Santa Maria del Popolo. Il capolavoro de “La Fornarina” è visitabile nella Galleria di Palazzo Barberini mentre, nella Galleria Dora Pamphili, c'è “Ritratto di Andrea Navagero e Agostino Beazzano”. Una volta ricevuto poi, dopo la morte del Bramante, le redini dei lavori Raffaello si cimentò anche nel cantiere della realizzazione della Basilica di San Pietro, a dimostrazione di come anche Raffaello fosse un artista assolutamente a tutto tondo.