Questo teatro, situato in Via Guglielmo Pepe, in zona Termini, aveva inizialmente il nome di Teatro Jovinelli, ed ha un palcoscenico che si presta per lo più a rappresentazioni di tipo comico.
Il teatro venne fondato per volere di Giuseppe Jovinelli, un impresario teatrale che desiderava dare vita ad un lussuoso teatro di varietà che per ricchezza si potesse paragonare ad un teatro di prosa.
A seguito di vari progetti realizzati da Pietro Chiodelli e da Giacomo Radiconcini, la costruzione ebbe inizio nel 1906, e, grazie ai progetti di Ulderico Bencivegna, che sopraggiunse un anno dopo l’inizio dei lavori, fu inaugurato il 3 marzo 1909.
Il suo design è unico fra i teatri romani, infatti, è stato costruito seguendo i dettami dello stile liberty, in cui spicca il corpo centrale formato da due piani con vaste aperture, su cui spicca un bellissimo frontone decorato con linee arcuate. Guardano le foto che risalgono all’epoca della costruzione si possono ammirare i colori delicati e le linee sontuose dell’edificio.
Il pian terreno disponeva di tre porte con un arco a tutto sesto, attraverso le quali si aveva accesso al foyer che introduceva gli spettatori alla sala, posta sul piano stradale. Ai lati della facciata si potevano notare due finestre con lo stesso stile delle porte, ma distaccate da queste ultime per contenere le bacheche per le locandine. Al secondo piano erano disposti i camerini e gli uffici, mentre, nel soprapalco venivano conservate tutte le attrezzature di scena.
Lungo la facciata si disponevano i numerosi decori realizzati con stucchi e fiori di gesso e due lesene che finivano sul tetto portando a due splendide sculture di aquile. Sulla parte più alta dell’edifici un’onda floreale si apriva in una conchiglia dal volto umano sotto la quale una targa recitava: Teatro Jovinelli.
Dopo aver pagato il biglietto per l’ingresso, si poteva accedeva ad una sala estremamente ricercata in cui la parola d’ordine era il lusso; la platea, che accoglieva ben più di 600 poltrone tutte rivestite con prezioso velluto rosso. La sala a forma di ferro di cavallo veniva sovrastata da una fila di palchi che rimandano a grandi teatri famosi, invece una galleria posta sui palchi era dotata di gradoni ascendenti a completare lo spazio destinato agli spettatori raggiungendo una capienza complessiva di circa 1000 posti.
Alcune colonnine in ghisa fungevano da decorazione per la struttura interna, e si chiudevano in archi carichi di decorazioni floreali sulla parte alta della galleria. Ancora velluto rosso per ricoprire tutti gli interni, e poi preziosi e grandi lampadari abbellivano ed illuminavano tutta la sala.
Il teatro era stato progettato seguendo una sola importante direttiva: la modernità; che si poteva distinguere anche dagli impianti di ventilazione e da quelli di riscaldamento, invece l'illuminazione era del tutto elettrica.