Rappresenta uno dei musei più interessanti, affascinanti ma anche particolari della Capitale, quello di Fisica, aperto al pubblico presso l'Università de La Sapienza di Roma, nell'omonima facoltà, infatti ci porta ad effettuare una sorta di viaggio nel tempo in uno dei settori della conoscenza umana più importanti ma anche più misteriosi. E' proprio questo il fascino di tale museo, visitabile nell'ateneo più antico e prestigioso di Roma.
Questo viaggio nel corso dei secoli, alla scoperta dell'universo e di tutto ciò che esso nasconde, è possibile effettuarlo in alcuni giorni della settimana, generalmente il lunedì, il martedì, giovedì e venerdì, al mattino ed al pomeriggio. Il tutto anche attraverso la guida di esperti, grazie alle visite guidate che si possono prenotare, per facilitare il percorso conoscitivo. Facciamo, quindi, un breve tour alla scoperta di questo museo affascinante.
In una città sede della chiesa cattolica, molti studi nel corso dei secoli si sono svolti sotto l'influenza di Papi o religiosi affascinati dalle singole materie, tra cui appunto la fisica. Questa come singola disciplina, venne regolamentata ed approfondita nel corso del '700, sotto i pontificati di Benedetto XIV° e Pio VI°. Iniziò a formarsi una piccola raccolta di macchinari ed altra strumentazione utile per la sperimentazione e lo studio di tale materia.
Nel 1857 venne creato il "Nuovo Museo di Fisica", che si trovava presso la città universitaria. Nel corso dei decenni, soprattutto nella prima parte del '900, tanti furono i personaggi illustri che illuminarono tali studi e gli strumenti utili di cui si servirono, che nel tempo ampliarono la raccolta museale. Tuttavia, solo nel 1978, si riuscì a riunire in maniera definitiva la strumentazione e la documentazione acquisita nel corso dei secoli, posta in alcuni saloni del dipartimento di fisica dell'università.
Varie sono le sezioni in cui è suddivisa la struttura. Tuttavia, tra le più affascinanti e visitate vi è la "Collezione Fermi". Una mirabile raccolta di strumenti ed oggetti che sono appartenuti al celebre fisico italiano, tra i più eminenti scienziati del XX° secolo e che fece diversi studi e scoperte presso la sede di via Panisperna. In questa raccolta, ad esempio, è possibile ammirare vari contenitori con materiali e campioni utilizzati per effettuare sperimentazioni scientifiche sulla radioattività, di cui Enrico Fermi ed i suoi collaboratori furono pionieri.
Inoltre, sono esposti anche strumenti importanti di vario genere: da un voltmetro ad un acceleratore elettrostatici, passando per un piccolo contatore Geiger e delle lenti magnetiche. Nella sezione dell'Ottica, sono esposti lenti, lampade e diversi macchinari, mentre in quella dell'Acustica vi si trovano tubi di varie dimensioni e pompe destinate alla sperimentazione. Anche l'area della Meccanica presenta molti strumenti: dalle macchine di Atwod e Morin al pendolo doppio di Righi.
Anche nella sezione della Spettroscopia vi si può ammirare una strumentazione assai particolare e affascinante, tra cui anche diverse tipologie di spettroscopi. Vi è, inoltre, anche una specifica sezione destinata alle Pompe Meccaniche, nella quale ve ne sono diverse esposte: da quella di Golaz a quelle di Gaede. Affascinante è il settore dedicato all'elettricità ed al magnetismo. Qui si possono ammirare diversi strumenti o dispositivi: da un cronografo elettromagnetico ad un telegrafo, passando anche per alcune pile primordiali.
Non mancano naturalmente testimonianze scritte di vari eminenti fisici e studiosi: dalle lettere epistolari agli appunti di diversa natura. Tra i fondi presenti all'interno del museo di Fisica, particolare rilevanza possiede quello relativo a Edoardo Amaldi, uno dei più importanti collaboratori e colleghi di Enrico Fermi. Risulta fondamentale tale raccolta in quanto rappresenta testimonianza diretta delle vicende della fisica italiana ed europea, in un particolare e fecondo periodo storico, come quello del '900.
Altri fondi disponibili e presenti sono quelli relativi a Mario Ageno, Marcello Conversi, Enrico Persico, Bruno Touschek e Claudio Villi. Tutti di grande rilevanza sia storica che scientifica per conoscere ed approfondire la disciplina della fisica ed il suo sviluppo nel corso dei secoli, attraverso testimonianze dirette come quelle fornite appunto da diversi documenti.