Il Museo delle Origini: l'affascinante storia della preistoria

sala principale del museo delle origini
2018-04-12 14:30:34

Il Museo delle Origini: l'affascinante storia della preistoria

Il Museo delle Origini: l'affascinante storia della preistoria

Uno dei periodi storici più affascinanti è quello della Preistoria, momento in cui gli uomini ancora erano lontani dalla costruzione di una qualsiasi civiltà e ancora non si esprimevano attraverso l'atto fondamentale della scrittura. A livello cronologico, indicativamente databile tra i 2,5 milioni ed alcuni millenni prima dell'avvento di Cristo. Un momento della storia umana ancora molto distante dalla nascita delle primordiali grandi civiltà della Mesopotamia.

Un periodo, come detto, tuttavia non privo di fascino e importanza, che è possibile scoprire, indagare e ripercorrere attraverso diversi strumenti e testimonianze dei nostri più lontani antenati presenti presso il Museo delle Origini, situato a Roma all'Università La Sapienza, accanto alla facoltà di Lettere e Filosofia. Un viaggio a ritroso nel tempo che è possibile effettuare tutti i giorni, dal Lunedì al Venerdì, dalle 9 alle 13, all'interno di questa magnifica struttura. Andiamo a scoprire come questa si presenta e cosa è possibile ammirarvi.

La storia del Museo delle Origini

Questo venne creato in pieno secondo conflitto mondiale, nel 1942, per iniziativa dell'allora professore di Paletnologia presso il prestigioso ateneo romano, Ugo Rellini. Buona parte dei reperti proviene sia dalla collezione dello stesso docente che dalle attività di ricerca effettuata nel corso del tempo dall'istituto di Paletnologia. La collezione poi si è arricchita man mano anche grazie agli scambi effettuati con altri musei nazionali ed internazionali.

Al giorno d'oggi, dopo una serie di rinnovamenti e ristrutturazioni avvenuti nell'arco di diversi decenni, l'esposizione tende a mostrare diversi materiali e manufatti e, seguendo un filo cronologico e culturale, evidenziarne modalità di produzione ed utilizzazione nel corso del tempo. Il tutto è arricchito con illustrazioni descrittive ed iconografie, che mostrano anche le ricerche archeologiche effettuate e che hanno portato al loro ritrovamento.

A livello cronologico, l'itinerario parte dai primi segni di civiltà e cultura umana nel Paleolitico (indicativamente 2,5 milioni di anni fa) fino all'età del Ferro, quindi alcune migliaia di anni prima della nascita di Cristo e di conseguenza alle soglie di un'età prettamente storica. Il tutto consente di scoprire e conoscere la realtà in cui vivevano i nostri lontanissimi antenati ed in particolare diversi aspetti legati alla loro organizzazione sociale, ai riti funebri ed agli strumenti di uso quotidiano.

Cosa è possibile trovare ed ammirare all'interno del museo

I diversi materiali ed elementi esposti provengono per la maggior parte da zone archeologiche dell'Italia centro-meridionale e dalle isole maggiori. Per comprendere in maniera approfondita l'evoluzione fisica dell'uomo, sono presenti alcune riproduzioni di crani umani appartenenti a specie diverse, dall'Australopithecus fino al Neanderthal e all'Homo Sapiens. Inoltre, tra gli oggetti più  antichi, vi si possono ammirare degli utensili in selce, risalenti al Paleolitico inferione (circa 500.000 anni fa) ed un cranio di un progenitore dell'elefante, databile attorno ai 200.000 anni fa.

Poi è possibile osservare alcuni reperti lignei di un antichissimo villaggio di palafitte, rinvenuti nei pressi del paesino trentino di Ledro e che risalgono ad almeno 4.000 anni fa. A questo si aggiungono splendidi corredi funebri relativi a sepolture avvenute nell'età del Bronzo, ritrovati vicino Mannacore (FG) e quelli rinvenuti a Sasso di Furbara, in provincia di Roma. Diversi sono anche i plastici, tra cui quello che ricostruisce una capanna di un antichissimo villaggio eneolitico di Maccarese (Roma) e quello di un nuraghe sardo risalente all'ultima parte dell'età del Bronzo.

Affascinante e suggestiva è anche la ricostruzione in dimensioni reali di una sepoltura tradizionale dell'età del Rame, relativa ad una necropoli nei pressi di Recanati, nelle Marche, e databile intorno alla metà del IV° millennio prima dell'avvento di Cristo. All'interno della struttura museale, si trovano anche alcuni interessanti ed utili laboratori di vario tipo, situati vicino le sale espositive, dove vengono svolte indagini e ricerche specialistiche, sia di manufatti che di materiali rinvenuti di origine archeologica. Questi vanno da frammenti ossei fino a resti di ceramiche.       

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