Alla scoperta del Museo della Matematica di Roma

Oggetti Museo Matematica
2018-04-23 15:51:26

Come nasce il Museo della Matematica

Alla scoperta del Museo della Matematica di Roma

Sebbene sia un qualcosa di assai ostico e complesso per diverse persone, la matematica rappresenta una materia antichissima, che viene studiata da millenni e che sta alla base della vita quotidiana. Basti pensare, ad esempio, agli acquisti che si fanno ogni giorno utilizzando le banconote per fornire un resto oppure ai computer moderni, che effettuano calcoli complessi in pochi istanti. Insomma, la matematica ci circonda in ogni momento, anche se non ce ne accorgiamo.

E se non tutti gli studenti o gli adulti hanno la passione per questa materia, diversi bambini sono comunque incuriositi da essa. Curiosità che può sorgere in tanti modi, anche attraverso l'avvicinamento a questo universo visitando un museo, come quello che sorge a Roma dedicato appunto alla matematica. I Racconti di Numeria, così è intitolato questo museo della matematica, rappresenta la prima struttura del genere creata e gestita da una Sovrintendenza ai beni culturali. Scopriamo qualcosa di più su questa particolare struttura e su cosa è possibile ammirarvi all'interno.

Come nasce il Museo della Matematica

L'idea di creare un allestimento permanente dedicato a questa materia assai particolare ed affascinante derivò dal successo di una mostra, intitolata "I Racconti di Numeria" ed effettuata nel 1999 nella Capitale. Dal materiale raccolto in quell'occasione, così come in altre successive, e dall'esperienza acquisita derivò l'idea appunto di realizzare qualcosa di ancora più concreto e permanente: un museo.

A lungo ospitata presso il dipartimento di matematica de l'università La Sapienza di Roma, dove tuttora si svolgono diversi incontri e conferenze sulla materia, l'esposizione museale oggi si trova collocata presso la struttura di Villa Sciarra, nell'area del Gianicolo, ed in particolare nell'edificio chiamato "Il Castelletto".

L'intento principale alla base di questo museo è la possibilità di avvicinare bambini, giovani ed adulti a questa materia ed in particolare al pensiero matematico e alla cultura di tipo scientifico. Il tutto attraverso un coinvolgimento diretto ed attivo delle persone, permettendo un apprendimento piacevole e ludico, grazie all'interazione e manipolazione di vari oggetti, anche a livello moderno interattivo.

Numeria, dall'antica mitologia all'odierno Museo della Matematica

Per chi non la conoscesse, l'intera struttura è dedicata a Numeria, la dea romana della matematica, la quale aveva donato a tutti gli esseri umani la capacità di poter ragionare secondo quantità, fornendo un aiuto concreto a coloro che, per motivi di studio o di lavoro, dovessero utilizzare misure e calcoli di vario genere. Questa divinità riusciva a rivolgersi a tutti e a far comprendere facilmente la matematica e le diverse sezioni del moderno museo cittadino sono appunto strutturate come se fossero "racconti" di tale dea e quindi accessibili a chiunque.

Cosa è possibile ammirare e visitare all'interno della struttura museale

I visitatori, grandi e piccoli, anche insegnanti o semplici studenti, possono girovagare, anche attraverso itinerari specifici, per le sette sezioni in cui è suddivisa l'esposizione. Tra le più interessanti, vi sono "L'alba del pensiero matematico greco", in cui ci si avvicina ai grandi Platone, Archimede e Pitagora ed ai rispettivi studi, strumenti e teoremi. Inoltre, particolari sono pure le sezioni "Calcolare stanca anche i grandi matematici" e "L'integrale di vino", dove si scoprono rispettivamente i grandi studiosi Galilei e Nepero (nella prima) e Keplero (nella seconda).

Comunque, la collezione in generale mette in mostra strumenti ed oggetti particolari ed unici. Tra questi troviamo oltre un centinaio di modelli di poliedri in legno e di varie dimensioni, i cosiddetti bastoncini di Nepero ed un suo libro originale riguardante una tavola di logaritmi e poi un compasso di proporzione dello scienziato Galilei ed alcuni suoi disegni per la realizzazione di questo strumento.

Uno dei pezzi più belli ed antichi è un abaco risalente all'antica Roma, che serviva appunto per insegnare a fare calcoli. Di più vicino alla nostra epoca, possiamo invece trovare una collezione di modelli in gesso, risalente all'ottocento, in pratica una sorta di sculture matematiche destinate alla didattica, dedicata a Felix Klein. Infine, oltre un centinaio tra varie opere e quadri, utili a spiegare la matematica in forma semplice e comprensibile per tutti.

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